Scuola di Magia del Circolo Ermetico di Candia
Vedi anche Introduzione alla Magia - La Magia Neenuvaren: l'antica magia degli Elfi - La Magia Brinnica: La leggenda di Cuorditempesta, Patto del Vento
La Magia Merida: Culto del Fuoco, Nascita della scuola, Filosofia del Fuoco, Il Liceo - La Magia Venale: Prima dei Niviani, La Nascita, Il Volere, La Spina
Venalia è universamente conosciuta per la
scuola di Magia de La Spina, istituita nel 1180 e rappresentate probabilmente il più avanzato centro di conoscenza sull'arte arcana in tutte le Terre Spezzate. Sicché fu una grande sorpresa per i popoli delle Terre apprendere, nel
nevoso 1261, della nascita di una seconda Scuola di Magia venale, nella città di
Candia, battezzata
Circolo Ermetico e patrocinata della potente famiglia dei
Galatei.
Il Circolo Ermetico si contraddistingue dalla scuola de La Spina in molte e svariate caratteristiche.
La sua gerarchia interna si basa sulla saggezza, esperienza ed anzianità dei suo membri anziché sulle capacità e il potenziale magico. Non è infatti raro trovare come maestri, maghi poco potenti che però possiedono altre spiccate capacità pratiche o artigiane, oppure allievi decisamente più potenti dei loro stessi maestri dal punto di vista magico. L’allievo viene in ogni caso considerato pietra da plasmare e trasformare in oro e la sua umiltà e disciplina è fondamentale per raggiungere la vera conoscenza.
Scopo ultimo del circolo ermetico è quello di fondere la magia con i diversi saperi del regno in modo da trascendere il limite imposto dalle conoscenze magiche astratte odierne. La visione degli ermetici sulla magia è quindi maggiormente pragmatica, volta ad un suo utilizzo e studio a tutto tondo e non solo al mero incantamento tramite parole di potere.
I membri del circolo entrano quindi a far parte di un gruppo cosciente dell’insieme delle persone che lo compongono, meno solitario ed elitarista rispetto alla Spina. I gradi interni di autorità non sono uguali a quelli della scuola de la spina ma, in accordo a questo sono apprendista, compagno e maestro.
L
’apprendista è l’allievo semplice da cui ci si aspetta che partecipi in maniera attiva alla ricerca della conoscenza e all’apprendimento. Essi devono dimostrare di essere abbastanza capaci da poter entrare effettivamente all’interno del circolo.
Il
compagno entra in pieno diritto a far parte del circolo, è un allievo particolarmente capace che riceve istruzione, o ne fa richiesta, di studiare una particolare materia e fare ricerche su di essa.
Il
maestro è un esperto che, raggiunto un massimo grado nella conoscenza di almeno una materia, la difende facendola apprendere ad apprendisti e compagni.
Vi è poi il
Rettore che detiene l’autorità massima ed è consigliato dal
venerabile maestro, un rappresentante scelto dai maestri della scuola. Al momento vi è un rettore, Ermete Galatei, nipote di
Filomena Galatei ed una venerabile maestra,
Castalia Serpentina.
Il circolo è però appena nato e le sue conoscenze non molto numerose. Probabilmente per la sua vicinanza al principato di Neenuvar, da cui ricevette appoggio per la sua creazione, il circolo ermetico studia sin dalla sua fondazione i poteri dei rimedi erboristici che paiono essere in grado di ristabilire o donare energia fisica più facilmente del normale. Il circolo è fermamente convinto che possano esistere altre piante, oltre a quelle usate al giorno d'oggi, con proprietà in grado di influenzare l’energia umana.
Dicono di loro
La magia è una forma di energia corporea che tutti possiedono. Quest’energia è come la forza, si può addestrare, si può allenare e far crescere almeno fino ad un certo livello ma essa non c’entra nulla con l’intelligenza. Per questo scegliere un maestro in base alla propria forza non assicura che esso sia anche un buon mentore, anzi. Sappiamo per esperienza da La Spina che non è così. I maestri devono quindi essere delle guide e degli addestratori che amplifichino il potenziale dei propri allievi. Tanto un maestro riuscirà a creare maghi potenti e tanto maggiore sarà il suo riconoscimento come ottimo e intelligente addestratore, anche se il suo personale potenziale non dovesse essere particolarmente elevato.
[1]
- ^ sostiene acutamente il rettore del circolo, Ermete Galatei.